Categoria: Editoriale

Le immagini del viaggio in Andalusia

Un viaggio dentro i limes del nostro tempo non poteva non attraversare l’Andalusia. Per mettere a fuoco l’Europa è necessario conoscerne le origini, le culture che ne hanno costituito le fondamenta, il movimento delle traduzioni e i sincretismi che ne hanno permesso il rinascimento. Quel mare che di tutto questo è stato la strada maestra. E quei settecento anni che sono stati messi al rogo con le loro biblioteche. Sono stati giorni intensi, accompagnati dalle parole e dalle vicende di Abd al-Rahman, Averroè, Miguel de Cervantes, Federico Garcia Lorca, Walter Benjamin, Albert Camus. E da un libro straordinario, “Principi, poeti e visr” di Maria Rosa Menocal, che del nostro viaggio ha rappresentato la colonna sonora. Queste immagini realizzate da Alessandro Mengoli ci raccontano del significato di questo nostro viaggiare.

Una tela senza margine

Volge al termine il “Viaggio nella solitudine della politica”

di Michele Nardelli

Due anni fa la proposta di un viaggio che indagasse la solitudine – ovvero la fatica e l’urgenza – della politica. Ne sono venuti sin qui un un prologo trentino che ci ha mostrato con un anno e mezzo di anticipo lo sfarinarsi del blocco sociale che aveva resa possibile l’anomalia politica di questa terra, dieci itinerari in altrettanti limes cruciali per mettere a fuoco l’interminabile transizione verso un “non ancora” che stenta a prendere corpo, occasioni di incontro nelle forme più svariate e non meno di quattrocento persone coinvolte, ma soprattutto immagini e pensieri che quotidianamente ci aiutano a fare i conti con una cassetta degli attrezzi sempre più inservibile e con inediti scenari nei quali urgono nuovi paradigmi.

Restituzione incontro di Sant’Anna

(23 aprile 2018) Nella spettacolare cornice dell’antico monastero di Sant’Anna[1] abbiamo cercato di restituire ad un folto gruppo di amici quel che il recente viaggio in Catalunya ci ha consegnato. Lo abbiamo fatto attraverso una serie di immagini/riflessioni che si sommano a quanto con Federico abbiamo già scritto. Metto quindi per esteso gli appunti che ho proposto introducendo la proficua conversazione di sabato scorso, chiedendo ai presenti di fare altrettanto, sviluppando in forma scritta le loro stimolanti considerazioni.

di Michele Nardelli

Dalla prossimità al mondo. Un possibile vocabolario per il cambio dei paradigmi.

Non si parte mai da zero. Abbiamo scelto di intitolare zero (dall’arabo sifr) questo blog che accompagna il “Viaggio nella solitudine della politica” che da qualche mese stiamo conducendo perché lo zero nella storia non ha rappresentato l’irrilevanza ma una vera e propria rivoluzione nella possibilità di svolgere operazioni matematiche complesse, fino a quel momento impossibili. Ambiziosamente auspichiamo che questo contributo al dibattito politico – in forma aperta e senza nessun tipo di copyright – possa avere lo stesso effetto nei confronti della necessaria ripoliticizzazione della società. Serve uno “zero” da introdurre nel sistema, capace di cambiare paradigmi inservibili e di mettere in comune sguardi oggi tra loro distanti e diversi.