Autonomia, quel cambio di sguardo che serve all’Europa
dopo l’incontro di Pieve di Soligo – “Autonomie cooperanti. L’utopia di un’Europa che si fonda sull’autogoverno territoriale” – a conclusione del V itinerario del “Viaggio nella solitudine della politica”, ci siamo interrogati su come dare continuità a quella conversazione, continuità peraltro sollecitata da molte delle persone che vi hanno partecipato.
Abbiamo così immaginato di proporvi due o tre cose.
In primo luogo una riflessione da titolo “Autonomia, quel cambio di sguardo che serve all’Europa” (la potete trovare in allegato) che, proprio a partire dalle idee che ci siamo scambiati nel borgo di Andrea Zanzotto, definisse un profilo nel quale riconoscerci e aprire uno spazio di discussione.
Partendo dalla visione, ovvero dalla tenuta sul piano del pensiero verso un mondo sempre più interconnesso e a geografie variabili che sembra stupirsi di fronte al continuo manifestarsi della crisi della struttura rigida e tutt’altro che resiliente dei confini e degli Stati nazionali sovrani. Per comprendere la fatica delle istituzioni democratiche e dei corpi intermedi deputati alla rappresentanza politica (partiti, movimenti, associazioni, comunità) nel definire il proprio ruolo e i propri strumenti in relazione al “mondo che sarà”. E infine per cercare di riportare in superficie la cultura e l’approccio federalista come possibile schema per un ripensamento dell’Europa politica (l’Unione, ma non solo) provando a sfuggire dalle narrazioni troppo retoriche (dalla generazione Erasmus in giù…) e stressare le proposte sul tavolo, come ad esempio il modello da molti sostenuto degli Stati Uniti d’Europa.
Una riflessione che è l’esito di percorsi di ricerca politica sperimentati in ambiti diversi ma dai forti tratti comuni e che stiamo cercando di condividere – speriamo proficuamente – nel nostro “viaggio” con chiunque abbia voglia di raccoglierli.
A partire dalla quale vorremmo proseguire la nostra conversazione in una mattinata di confronto che proponiamo sabato 16 dicembre 2017 (dalle 10.00 alle 13.30) a Trento presso le Gallerie di Piedicastello, alla quale invitiamo tutti coloro che – da punti di partenza diversi – sono interessati a mettere in comune pensieri e azioni capaci di essere “presenti al proprio tempo” e generativi di un modo diverso di intendere la politica e l’autonomia.
E’ questa, del resto, la filosofia del “Viaggio nella solitudine della politica” che abbiamo intrapreso nei mesi scorsi. Quello che si è concluso a Pieve di Soligo era infatti il quinto dei 19 itinerari finora previsti, che sin qui hanno attraversato la regione dolomitica, le terre alte alpine, la città di Roma, il limes nord-orientale e, da ultimo, la traiettoria che ha cercato di indagare una “Padania” smarrita fra spaesamento e affermazione di identità vissute molto spesso in sottrazione. Traiettoria che ha avuto come sfondo i giorni cruciali dei referendum per l’autonomia di Lombardia e Veneto e della quale potete trovare documentazione nel diario di viaggio
A presto. Un caro saluto.
Michele Nardelli e Federico Zappini
Ps. Per motivi logistici vi chiediamo di segnalarci la vostra eventuale presenza al 347 4098578
Invito
Quel cambio di sguardo che serve all’Europadi Michele Nardelli e Federico Zappini
Corriere del Trentino – 25/11/2017
Dalla prossimità al mondo. Un possibile vocabolario per il cambio dei paradigmidi Federico Zappini
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