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Conversazione aperta

Care e cari,
facendo seguito all’itinerario catalano del nostro “Viaggio nella solitudine della politica” abbiamo pensato a quale avrebbe potuto essere il modo più interessante per una restituzione di quanto abbiamo ascoltato e compreso nelle giornate trascorse a Barcellona e al tempo a come sintonizzare tutto questo con il nostro contesto autonomistico ed in particolare con il concludersi del lavoro della Consulta trentina e della Convenzione Altoatesina/Sudtirolese sul “Terzo Statuto”.
Così ci è sembrato utile proporre una mattinata di conversazione che si svolgerà sabato prossimo 21 aprile presso l’antico Borgo Monastero di Sant’Anna, nell’omonima località non lontana da Sopramonte (Trento).

Dalla Catalunya al Trentino. Indipendenza e autonomia. Federalismo europeo. Sovranità da condividere e un pugno che deve farsi carezza.

Abbiamo deciso di intraprendere un viaggio dentro la crisi politica catalana dopo esserci chiesti – a metà dicembre scorso – quale potesse essere il ruolo dell’Autonomia nella delicata fase che sta vivendo l’Europa. Siamo arrivati a Barcellona mentre sei indipendentisti catalani entravano in carcere o erano costretti all’esilio. Sulla via del ritorno abbiamo appreso che Carles Puigdemont era in stato di arresto e si andavano formando le prime manifestazioni di solidarietà e protesta nelle piazze catalane.
Questo il contesto nel quale ci siamo mossi, tra incontri con partiti politici e conversazioni con soggetti sociali e culturali. Un contesto che, visto lo spropositato utilizzo della carcerazione preventiva da parte dello Stato spagnolo, rischia di veder chiudersi ogni possibilità di dialogo politico, favorendo una maggiore polarizzazione delle posizioni in campo e attivando una crescente radicalizzazione dei metodi di lotta da un lato e di tentativo di reprimerli dall’altro.

Nel limes catalano, che ci parla di noi – Diario del viaggio in Catalunya

Itinerario catalano. Un diario di viaggio nelle contraddizioni di un’Europa che deve imparare ad ascoltarsi

di Michele Nardelli
«Come può l’Europa farsi carico della questione catalana? Ascoltando la Spagna. Non il governo di Madrid, ma la realtà di questo paese…».
Nelle parole di Alexis Rodriguez Rata, giovane studioso di Altiero Spinelli che incontriamo al Museo del Mar in una Barcellona battuta dalla pioggia, c’è forse l’essenza dei giorni di immersione nella questione catalana.

Nell’Europa delle autonomie responsabili. Invito al viaggio in Catalunya.

In seguito al nostro incontro del 22 ottobre 2017 a Pieve di Soligo si sono sviluppate alcune piste di lavoro davvero stimolanti. Pensiamo all’elaborazione del documento “Autonomie. Quel cambio di sguardo che serve all’Europa” che poi è stato all’origine dell’appuntamento del 16 dicembre 2017 alle Gallerie di Trento, pensiamo all’idea di realizzare un “Forum delle nuove geografie” di cui stiamo parlando con Roberto Curci, Diego Cason ed altri come risposta alla profonda divaricazione fra la realtà e le sue rappresentazioni geopolitiche, pensiamo infine al motivo specifico di questa lettera.

Invito – “Autonomia, quel cambio di sguardo che serve all’Europa”

“Autonomia, quel cambio di sguardo che serve all’Europa”
Trento, Gallerie di Piedicastello
Sabato 16 dicembre 2017, ore 10.00 – 13.00

Ci siamo mossi dalla visione, ovvero dalla tenuta sul piano del pensiero verso un mondo sempre più interconnesso e a geografie variabili che sembra stupirsi di fronte al continuo manifestarsi della crisi della struttura rigida e tutt’altro che resiliente dei confini e degli Stati nazionali sovrani.

Vogliamo incontrarci per comprendere la fatica delle istituzioni democratiche e dei corpi intermedi deputati alla rappresentanza politica (partiti, movimenti, associazioni, comunità) nel definire il proprio ruolo e i propri strumenti in relazione al “mondo che sarà”.

Sentiamo il bisogno di provare a riportare in superficie la cultura e l’approccio federalista come possibile schema per un ripensamento dell’Europa politica (l’Unione, ma non solo) provando a sfuggire dalle narrazioni troppo retoriche (dalla generazione Erasmus in giù…) e stressare le proposte sul tavolo, come ad esempio il modello da molti sostenuto degli Stati Uniti d’Europa.

Quello che prende forma alle Gallerie di Piedicastello di Trento è l’esito di percorsi di ricerca politica sperimentati in ambiti diversi ma dai forti tratti comuni e che stiamo cercando di condividere nel nostro “viaggio nella solitudine della politica” con chiunque abbia voglia di raccoglierli. Così è stato il 22 ottobre scorso nell’incontro Pieve di Soligo dove è emersa la volontà di dare continuità alla riflessione “territoriale – europea”.

Partendo dal testo di convocazione dell’incontro abbiamo proposto a Ugo Morelli, Michele Kettmajer, Giuseppe Caccia (Diem25) e Francesco Galtieri (Movimenta) di allargare e qualificare il campo della discussione, facendo interloquire la nostra riflessione con i loro particolari punti di vista. L’obiettivo è prima di ogni altra cosa quello di provare a tracciare i contorni delle sfide che tra la prossimità e la dimensione sovranazionale ci attendono e di mettere a fuoco gli strumenti necessari per farsene carico.

L’appuntamento è per sabato prossimo 16 dicembre 2017, alle ore 10.00, a Trento presso le gallerie di Piedicastello. Contiamo di concludere intorno alle 13.00 – 13.30 con un piccolo brindisi augurale.

Vi aspettiamo.

Michele Nardelli, Federico Zappini

NB. Per chi viene da fuori lo spazio delle Gallerie di Piedicastello è in prossimità del casello autostradale di Trento centro. Provenendo da Sud, uscire a Trento sud e prendere la tangenziale uscendo a Piedicastello. Potete trovare posti auto in prossimità delle Gallerie, nella piazza di Piedicastello e dintorni.