L’orizzonte del mio agire è altrove | Incontro con Thomas Miorin

N 45° 53′ 1.793” – E 11° 1′ 15.44” | Manifattura Tabacchi, Rovereto

*Dove? – Rovereto, Manifattura Tabacchi. Ipotesi – ancora in via di completa di definizione – di recupero di un’ampia area industriale investendo in economia verde e ricerca/sviluppo tecnologico. Un contesto novecentesco che immagina un futuro diverso.

*Chi? – Thomas Miorin, direttore di Habitech. Il dialogo con Thomas è cominciato diverso tempo fa ed è sempre stato ricco e fruttuoso. E’ stato così per la sua capacità di interpretare il suo ruolo e il suo lavoro come un vero e proprio percorso di ricerca, aperto e generativo. Un’attività multiforme che sfugge alle categorie e accetta – forse ne ha bisogno… – l’incontro con l’altro come patria dell’innovazione.

*Cosa? – Siamo in un luogo, Progetto Manifattura e l’ex area industriale roveretana, simbolo dell’intuizione di declinare il recupero di una zona della città che nel secolo scorso teneva insieme lavoro e paradigma produttivo investendo nella ricerca di un paradigma altro, fatto di nuovi lavori (green, smart, tech) e sostenibilità. E’ proprio l’approccio alla sostenibilità che a Thomas non convince, se guardate le aspettative che si avevano solo pochi anni fa. Se superficiale – e non integrato – l’intervento rispetto alle problematiche ambientali rischia di essere solo retorico, e ovviamente dal fiato corto. Ecco che allora il “non più” (la cui lettura fatica ancora a essere completa e del tutto onesta) non lascia spazio al “non ancora”, lì dove la politica (quella che andiamo cercando) non dialoga con chi da contributi alle politiche (uno tra questi sicuramente Thomas), frustrandone gli sforzi. E quindi lo sguardo di chi in Trentino è arrivato leggendo un’opportunità “si rivolge altrove”. Vengono meno le caratteristiche principali che garantiscono a un territorio “le marce ridotte” utili per muoversi su crinali ripidi e sconnessi.

*Appunti.

Paura/Resistenza, come coppia di sentimenti. Descrizione del “non più” (incompleta) e mancanza del “non ancora”.
Chi la propone? Spesso si accetta il “pacchetto completo” di chi può permettersi di costruire un immaginario credibile.

Luogo del dubbio (come si fa a “tenere assieme”)  e della disillusione (non più luogo di sperimentazione).

Rapporto superficiale con il tema della sostenibilità (sfida persa).

L’orizzonte del mio agire è altrove. Dieci anni fa era il Trentino luogo attraente e curioso.

Erosione del capitale umano e dell’Autonomia tutta.
Fatica del tenere assieme (le città nella città).

Il caso Milano (da confermare, magari dentro un itinerario specifico?)

Un territorio che dovrebbe far riferimento alle sue filiere corte, un territorio “con le ridotte”.

Utilizzo dell'”Elefante di Milanovic” per capire la relazione tra inclusione e esclusione, partendo dalla difficoltà della classe media occidentale.