Tag: territorio

Dalla prossimità al mondo. Un possibile vocabolario per il cambio dei paradigmi.

Non si parte mai da zero. Abbiamo scelto di intitolare zero (dall’arabo sifr) questo blog che accompagna il “Viaggio nella solitudine della politica” che da qualche mese stiamo conducendo perché lo zero nella storia non ha rappresentato l’irrilevanza ma una vera e propria rivoluzione nella possibilità di svolgere operazioni matematiche complesse, fino a quel momento impossibili. Ambiziosamente auspichiamo che questo contributo al dibattito politico – in forma aperta e senza nessun tipo di copyright – possa avere lo stesso effetto nei confronti della necessaria ripoliticizzazione della società. Serve uno “zero” da introdurre nel sistema, capace di cambiare paradigmi inservibili e di mettere in comune sguardi oggi tra loro distanti e diversi.

Da Pieve di Soligo a Trento, nuova tappa del viaggio

Care e cari,
dopo l’incontro di Pieve di Soligo – “Autonomie cooperanti. L’utopia di un’Europa che si fonda sull’autogoverno territoriale” – a conclusione del V itinerario del “Viaggio nella solitudine della politica”, ci siamo interrogati su come dare continuità a quella conversazione, continuità peraltro sollecitata da molte delle persone che vi hanno partecipato.
Abbiamo così immaginato di proporvi due o tre cose.

Padania, fra identità e spaesamento

Territori coinvolti:
Brescia, Piacenza, Cremona, Formigine (MO), Padova, Pieve di Soligo (TV).

Tematiche:
La pianura padana nel gorgo dei processi di trasformazione, fra i miti dello sviluppo, identità sempre più fragili, nuove cittadinanze, orgoglio e spaesamento. E voglia di autogoverno.


“Quando la cazzuola fischia l’economia canta” [anonimo veneto]

L’orizzonte del mio agire è altrove | Incontro con Thomas Miorin

N 45° 53′ 1.793” – E 11° 1′ 15.44” | Manifattura Tabacchi, Rovereto

*Dove? – Rovereto, Manifattura Tabacchi. Ipotesi – ancora in via di completa di definizione – di recupero di un’ampia area industriale investendo in economia verde e ricerca/sviluppo tecnologico. Un contesto novecentesco che immagina un futuro diverso.

*Chi? – Thomas Miorin, direttore di Habitech. Il dialogo con Thomas è cominciato diverso tempo fa ed è sempre stato ricco e fruttuoso. E’ stato così per la sua capacità di interpretare il suo ruolo e il suo lavoro come un vero e proprio percorso di ricerca, aperto e generativo. Un’attività multiforme che sfugge alle categorie e accetta – forse ne ha bisogno… – l’incontro con l’altro come patria dell’innovazione.