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A proposito di solitudine…

di Simone Casalini

A proposito di solitudine, ricorda Alessandro Pandolfi nel manuale intitolato “Nel pensiero politico moderno” (Manifestolibri, poi ristampato da Ombrecorte con l’endiadi “Ordine e mutazione”) come tale condizione abbia accomunato diversi pensatori politici. “Sulla scorta di un’intuizione di Althusser – scrive Pandolfi – la categoria interpretativa della solitudine, da intendersi al di fuori di qualsiasi accezione esistenzialistica o psicologica, permette di sottrarre lo statuto del pensiero politico agli schemi riduzionistici e ad un’inesistente autonomia dello spirito”.

“Io questa crisi l’adoro…” – Incontro con Stefano Moltrer

N 46° 7′ 48.933” – E 11° 20′ 28.514” | Palù del Fersina

Dove? – Quando partiamo l’inverno si fa ancora sentire. A dire il vero, non è la partenza vera e propria, perché con Federico abbiamo immaginato che un viaggio nella solitudine della politica non avrebbe potuto trascurare la nostra di solitudine, che pure ci pervade e che ci interroga sullo stato di salute della nostra autonomia e, insieme, di quella felice sperimentazione originale che, fra intuizioni innovative e discutibili dirigismi, ci ha permesso di valorizzarne come mai in passato le prerogative di autogoverno.

Belluno ha “vinto”, sarà referendum il 22 ottobre

di Zenone Sovilla

Un’autonomia nell’autonomia. È la rivendicazione storica dei bellunesi che ora trova un nuovo ancoraggio in un referendum provinciale che il 22 ottobre si affiancherà a quello della Regione Veneto. La consultazione popolare, indetta dalla Provincia di Belluno, ha avuto il via libera di Venezia e dunque consentirà ai cittadini dolomitici di rilanciare la richiesta che venga finalmente attuata (e ampliata) la norma di tre anni fa che prevede il trasferimento a Belluno di rilevanti competenze (dal turismo all’agricoltura, dall’energia ai rapporti transfrontalieri).

Un primo bilancio. Sguardi per abitare il presente.

di Michele Nardelli

Il “Viaggio nella solitudine della politica” dopo una breve pausa agostana si avvia alla sua quarta tappa lungo l’itinerario che percorre il “limes” del nordest italiano, fra Venezia e Goli Otok, l’isola nuda tristemente celebre per aver ospitato il gulag del regime titino nel secondo dopoguerra.
Nel riprendere ora questo cammino alla ricerca di nuovi paradigmi per leggere il presente ed immaginare il futuro, vorrei provare a condividere con voi un primo bilancio, dal “prologo trentino” agli itinerari che hanno attraversato la “Regione Dolomiti”, le Terre Alte dell’Arco Alpino occidentale, Roma e le sue città.